Alcune persone sorde famose nella storia

Parleremo qui di persone sorde. Nascere sordi o totalmente sordi significa vivere in assoluto silenzio, distaccati da ogni contatto con il mondo circostante. Anche se è più probabile che la nostra simpatia vada ai ciechi, non c’è nulla di così pesante come il silenzio in cui vive un bambino sordo. Tapparsi le orecchie non ci darà mai un’idea di ciò che potrebbe provare un paziente con una tale disabilità. Il corollario è che, in caso di sordità profonda, l’acquisizione del linguaggio è molto difficile, nonostante il fatto che attualmente venga applicato un impianto in una fase molto precoce per fornire una parvenza di udito. L’idea che questi bambini fossero muti perché sordi non è mai venuta in mente a nessun medico o filosofo fino a tempi relativamente recenti.
Eppure, molti sordi, alla maniera americana, riescono a superare questo terribile handicap e a trasformarlo quasi in una risorsa con la volontà di studiare, di gestire aziende (o altro), di fare musica, politica e tante altre cose.
Ecco alcune di queste persone straordinarie, anche se l’elenco non è affatto esaustivo. Proviamo a fare una cronologia, anche se nell’antichità è difficile esserne certi e spesso solo poeti e scrittori menzionano la loro infermità, cosa che ovviamente sembra esclusa per i musicisti.
Charlemagne

Cominciamo da Charlemagne, che non era imperatore dei francesi più di quanto fosse barbuto, e tanto meno fiorito. Ma non importa la leggenda. Nel passo di Roncisvalle, attaccato dai Vascons (gli antenati dei Baschi), lasciò Rolando nella retroguardia, ansioso di portare in salvo il suo prodigioso bottino. Si dice che non abbia sentito Roland suonare l’olifante per chiedere aiuto (questo antenato del corno, ricavato da una zanna di elefante e la cui forma già prefigurava il corno acustico). Va anche detto che molto presto nell’antichità, alcuni popoli usavano naturalmente una conchiglia applicandola sul lato appuntito e tagliato per sentire meglio. Questa conchiglia, a spirale come l’orecchio interno, che tutti i bambini mettono all’altra estremità per “sentire il mare” (la circolazione sanguigna del proprio orecchio, infatti, amplificata naturalmente dalla conchiglia).
Pierre Ronsard e Joachim du Bellay
I principi della Pléiade, Pierre Ronsard e Joachim du Bellay, entrambi nati nel 1525, divennero sordi in giovane età. La frase “ces deux sourds étaient faits pour s’entendre” fu scritta per loro e du Bellay scrisse un inno alla sordità (disponibile qui) che dedicò a Ronsard.
Nicolas Boileau
Letterato del “Grand Siècle”, teorico dell’estetica classica in letteratura.
Ch. M. de la Condamine
Geografo noto per la sua irascibilità. Ricevuto da Buffon all’Académie française nel 1760. La sua irascibilità era dovuta alla sordità ?
Jean-Jacques Rousseau

Nasce un anno dopo la morte di Nicolas Boileau. All’età di 24 anni, Rousseau descrive la sua sordità nelle Confessions : “Una mattina in cui non stavo peggio del solito […] sentii una rivoluzione improvvisa e quasi inconcepibile in tutto il mio corpo […] Questo rumore intenso era così grande che mi tolse la finezza dell’udito che avevo prima […] Dopo qualche settimana, vedendo che non stavo né meglio né peggio, lasciai il letto e ripresi la mia vita ordinaria con le mie arterie che battevano e il mio ronzio […]. Ho abbandonato la dieta stretta, ho ripreso l’uso del vino e tutto lo stile di vita di un uomo sano…” È chiaro che questo grande misantropo sapeva come vivere !
Goya
Il pittore Goya cadde improvvisamente sordo all’età di 46 anni mentre era ospite di un amico collezionista a Cadice. Gli restavano più di 30 anni di vita e la causa della sua sordità rimane tuttora un mistero.
Beethoven
Beethoven si adattò al meglio alla sua sordità e, con questo handicap, produsse le sue sinfonie più belle. È stato oggetto di un articolo a parte (qui)
Graham Bell
Il logopedista che ha inventato il telefono !

Thomas Edison
Genio autodidatta che nella sua lunga vita registrò ben 1.093 brevetti e migliorò il telegrafo… Si dice che divenne sordo dopo un sonoro schiaffo.
Ferdinand Berthier
Sordo dall’età di 4 anni, creò la Société centrale des sourds-muets de Paris, alla quale Victor Hugo confidò : “Cosa importa la sordità dell’orecchio quando la mente sente. L’unica sordità, la vera sordità, la sordità incurabile, è quella dell’intelligenza.
Il XIX secolo ha la sua parte di autori che portano questo handicap :
Octave Feuillet
Membro dell’Accademia di Francia, il Musset delle famiglie, alcune delle cui citazioni sono rimaste famose. Era depresso, forse a causa di questo handicap, che ha trasformato in una risorsa.
Jules Goncourt
Jules Goncourt creò, insieme al fratello, l’omonima Accademia. Morì giovane di sifilide terziaria, probabilmente causa della sua sordità.

Louis Gallet
Librettista e drammaturgo francese, un tempo direttore dell’Ospedale Lariboisière di Parigi.
Henri Lavedan
Dell’Accademia di Francia, giornalista e drammaturgo. Alla sua morte, L’Illustration gli dedicò un necrologio, scritto da Abel Bonnard, pubblicato nel settembre 1940, che disse in omaggio: “Henri Lavedan ha appena lasciato la vita, ma era già separato dagli uomini. Una sordità invalicabile che lo privava di ogni commercio, senza però concedergli i benefici del silenzio…”
Charles Maurras
In seguito, Charles Maurras, le cui idee politiche sono ben note, fondò la Lega d’Azione Francese e diresse il giornale L’Action Française, che continuò a pubblicare durante l’occupazione. Arrestato alla Liberazione, fu condannato all’ergastolo e alla degradazione nazionale. Fu graziato nel 1952 per motivi di salute. Autore (tra gli altri) di Tragi-comédie de ma surdité.
Charles Nicolle
Microbiologo francese, ha vinto il Premio Nobel per la Medicina nel 1928 per il suo lavoro sul tifo. Membro dell’Accademia delle Scienze nel 1929. È stato intorno ai 20 anni che l’udito ha cominciato a diminuire, spingendolo a dedicarsi al lavoro di laboratorio. Autore di una notevole Lettre aux sourds.
Schopenhauer e Bergson
I filosofi Schopenhauer e Bergson erano grandi sordi la cui forza di carattere ha permesso loro di superare l’infermità.
Hellen Adams Keller

La straordinaria Hellen Adams Keller, di cui Mark Twain disse che, insieme a Napoleone, era la persona più affascinante del XIX secolo! Giudichiamo noi. Nata nel 1880 in Alabama, fu colpita a 19 mesi da una grave malattia (scarlattina) che ebbe conseguenze terribili : perdita della vista e sordità. Nel libro Story of my Life, pubblicato nel 1905 a New York da Grosset de Dunlap, Helen Keller racconta il suo viaggio. All’età di 7 anni, una straordinaria fortuna le sorrise. I suoi genitori la portarono a Washington per consultare il dottor Alexander Graham Bell (sì, quello di cui abbiamo appena parlato), che insegnava il linguaggio dei segni ai sordomuti e che affidò la bambina ad Anne Mansfield Sullivan, che le insegnò a usare le mani per toccare, interpretare, “aprire la sua prigione e liberare la sua mente ” Questa è una dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, delle favolose possibilità di rieducare un bambino sordo, muto e cieco a forza di pazienza, coraggio e forza di volontà, senza dimenticare la tenacia e l’abilità della sua educatrice Anne M. Sullivan. H. Keller ha imparato il francese, il tedesco, il latino, il greco, l’aritmetica, l’algebra, la geometria, la storia, la poesia e la letteratura.
Davide Lodge
Autore contemporaneo, che scriverà Life on the Mute.
Dietro a questi esempi di persone sorde famose, non dimentichiamo tutti gli altri che, individualmente, a forza di volontà, perseveranza e tratti caratteriali straordinari, hanno superato questo handicap, a volte usandolo come stimolo per superare se stessi. No, questo handicap, come alcuni hanno detto, non può mai essere considerato vantaggioso. Ma può far nascere in queste persone un’inflessibile volontà di successo.
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Riferimenti
• Histoire des maladies de l’oreille, du nez et de la gorge – Guerrier, Mounier-Kuhn, Éditions Dacosta -Paris
• Petit glossaire ORL pour tous, Jean-Jacques Hubinois

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